STORIA DELLA CICLISTICA

62° COPPA LINARI | BUGGIANO 18.08.2024

a cura di Omero Nardini

Fino alla Seconda Guerra Mondiale

La passione per il ciclismo a Borgo a Buggiano risale almeno al 1890: per la festa di S. Antonio si corse qui infatti alla prima gara ciclistica della Valdinievole con la partecipazione di velocipedisti borghigiani e pesciatini, chiamati a misurarsi sul tragitto da Santa Maria in Selva alla Locanda Frediani.

Nel 1911 Borgo a Buggiano ebbe la sua prima organizzazione ciclistica, la Società Sportiva “Geo Chavez”, che in tale anno organizzò una gara sul percorso Borgo a Buggiano-Firenze-Borgo a Buggiano-Pescia-Chiesina-Borgo a Buggiano di km 130. Vi presero parte numerosi corridori e la corsa fu vivacissima; si lamentò anche una grave caduta a Pieve a Nievole del pratese Alfredo Corti, che riportò una ferita sotto il quinto intercostato sinistro con lesione della pleura; a vincerla fu il fiorentino Pierre Avanzini, seguito da Monselvi, Nerbi, Noci, Baldi, e dai borghigiani Oreggia e Bertini. La S.S. “Geo Chavez” ebbe vita breve; poi la Prima Guerra Mondiale costrinse tutti ad appendere la bicicletta al chiodo. 

Nel 1918 fu fondata una nuova società sportiva, il Foot-Ball Club Nazario Sauro Borgo a Buggiano, con l’obiettivo di occuparsi  di calcio e ciclismo e il 20 settembre 1919 si corse la “Coppa biennale N. Sauro” sul percorso Borgo a Buggiano-Livorno-Borgo a Buggiano di 160 km, riservata a dilettanti di prima e seconda categoria. Nel 1921, per il 18 agosto, festa del SS. Crocifisso, la Nazario Sauro allestì una gara ciclistica denominata “Giro della Toscana”.

Ma le difficoltà del complicato dopoguerra, segnato anche da aspre vicende politiche e da profondi divisioni nella società locale, impedì la realizzazione delle attività sportive negli anni a seguire e bisognò attendere il 1924 perché si potessero affacciare nuovi protagonisti dello sport borghigiano. Il grande interesse suscitato in tutta la Toscana dal campione di Rifredi Pietro Linari, che in quegli anni entusiasmava con vittorie su pista e su strada, spinse gli appassionati borghigiani a fondare una nuova società, il Club Sportivo “Pietro Linari”.

Per celebrare la vittoria del campione alla prestigiosa Milano-Sanremo del 1924, l’anno successivo il Club organizzò a Borgo a Buggiano la prima edizione di una gara che si affermerà poi come una delle più importanti corse ciclistiche nazionali per dilettanti di 3ª serie (oggi, juniores): la Coppa Pietro Linari, che si corse sulle strade della Valdinievole con una entusiastica partecipazione di sportivi.

Nel 1928, per volere del fascismo locale, si ebbe la fusione fra la Società Sportiva “N. Sauro”, dedita al calcio, e del Club Sportivo “P. Linari”, che portò alla fondazione dell’ “Unione Sportiva Fascista Borgo a Buggiano (Pistoia)”, divisa in due sezioni: “Sezione ciclistica Pietro Linari”, affiliata all’Unione Velocipedistica Italiana (UVI) e “Sezione calcistica Nazario Sauro”.

Furono anni di successi per il ciclismo borghigiano: Il Club Linari allestì già nel 1926 una sua compagine agonistica, nella quale militeranno negli anni atleti plurivincitori e campioncini quali Sesto Del Bino, Roberto Riccioni, Ottavio Del Bino, Stefano Perondi e Rigoletto Poggetti, che nel 1928 vinse il campionato toscano “allievi”; nel 1929 entrarono nella squadra borghigiana corridori che lasceranno il segno: Secondo Magni e Alvaro Bini, seguiti da Ottavio Del Bino, Emy Madrigali, Edoardo Picchi e Rodolfo Peruzzi. Nel 1930 la squadra fu composta da Ottavio Del Bino, Secondo Magni, Edoardo Picchi, Silvano Scardigli, Sesto Del Bino, Averardo Cinelli, Domenico Bendinelli, Agostino Bernardini e Pistolesi. Nel 1931 fece parte del club borghigiano anche il ben noto Quirico Bernacchi, che nel 1932 passerà all’U.S. Pescia ed avrà a una bella carriera. Nel Club militò anche il borghigiano Brunetto Modini. Ottavio del Bino di Massarella e, soprattutto, Secondo Magni ebbero una carriera agonista di tutto rispetto, ottenendo moltissime vittorie anche da professionisti. 

Il Club “Pietro Linari” organizzò nel periodo anteguerra non solo la classica Coppa Pietro Linari, ma anche altre importanti corse, fra le quali edizioni della Coppa Palmucci, della Coppa Siria, della Coppa Modini; nel 1932 allestì la Coppa Bar Garibaldi a cronometro.

Nel 1933 una grave crisi sociale in seno all’Unione Sportiva borghigiana portò alla conclusione dell’attività agonistica della squadra ciclistica. La Coppa Pietro Linari non fu corsa dal 1934 al 1936 e dopo l’edizione del 1937 lo sport ciclistico locale chiuse le attività.

Il dopoguerra

Nel dopoguerra fu rifondata l’Unione Sportiva Borgo a Buggiano, ma bisognò attendere il 1948 per la rinascita del Club Sportivo “Pietro Linari” sotto la dirigenza di Carlo Bandini, Eugenio Conti e Mario Palamidessi e in veste autonoma rispetto all’U.S. A quest’ultima si dovette l’allestimento di due gare ciclistiche nel 1946 e nel 1947, rispettivamente da Coppa “Tisana Pini”, vinta dal campione Bruno Pasquini di Massa e Cozzile, e il G.P. “Giuseppe Fantozzi”, vinto da Ilvo Baronti, forte atleta di Lamporecchio. Queste due gare saranno inserite negli anni successivi nell’albo d’oro della Coppa Pietro Linari.

Il Club “Pietro Linari” dal 1948 al 1959 si occupò ancora dell’organizzazione della classica Coppa Linari e di altre corse borghigiane, quali la Coppa Bar Garibaldi; allestirà anche una sua squadra agonistica, nel tentativo di rinnovare i successi ottenuti dalla Sezione “Pietro Linari” dell’U.S. Borgo a Buggiano.

Ma dopo l’edizione della Coppa Pietro Linari del 1959, il Club chiuse l’attività. 

Ne 1962 fra gli sportivi borghigiani si profilò la possibilità di organizzare una corsa per giovani corridori: nacque così la Coppa Mario Giovannini, intitolata al sindaco scomparso nel 1960; dell’allestimento si occupò un comitato di sportivi e non esistendo più a Borgo una società affiliata all’U.V.I., alla quale affidarsi per ottenere i permessi e le garanzie tecniche, probabilmente, come ricorda anche Oriano Orsucci, ci si rivolse ad un sodalizio ciclistico dei dintorni, forse al G.S. Bonechi di Traversagna.

Nel 1963 si tornò a discutere della Coppa Linari; un gruppo di appassionati si ritrovava al Bar Bellavista; ne facevano parte Oriano Orsucci, Giorgio Scardigli, Raimondo Sturlini, Angiolino Poggetti (titolare del Bar Bellavista), Valdo Ulivi, Franco Damiani, Moraldo e Franco Rezzi e Giorgio Lenzi, detto “Il mulo”, ed altri. Il 3 febbraio 1963 si ricostituì il Club Sportivo “Pietro Linari” con presidente Giorgio Scardigli. La sede provvisoria fu stabilità in Via Livornese 5, presso il Bar di Poggetti. Si organizzarono in questo anno la 1a Coppa Bar Bellavista, riservata agli esordienti, il G.P. Bar Garibaldi, la Coppa Athos Rossi per esordienti, la Coppa Mario Giovannini ancora per esordienti. Il C.S. Linari allestì anche una squadra agonistica, limitatamente alle categorie esordienti e allievi, tesserando subito l’esordiente Piero Campioni, detto “Fazzino”, buggianese di Capofico.

Nel 1964 si ricorse finalmente la Coppa Linari. Il Club, nel frattempo, aveva presentato la nuova squadra: Piero Campioni, che aveva già difeso nell’anno precedente la maglia bianco-verde, Fabio Del Bino, figlio del velocista Ottavio, che, con Secondo Magni, era stato una delle punte del Club fra fine anni ‘20 e inizio anni ‘30, Alessandro Pacca e Alessandro Cioni.

Attorno alla Coppa Linari si addensavano però malumori, con il vecchio gruppo dirigente che si era occupato della classica borghigiana dal 1948 al 1959 a rivendicare la titolarità della gara. Terminata la stagione agonistica, si prese in mano la “patata bollente” delineandosi della possibilità di costituire una nuova società e lasciare al gruppo degli sportivi radunati attorno a Carlo Bandini l’eventualità di usare la storica denominazione Club Sportivo “Pietro Linari”.

Il 18 ottobre 1965 si fondò così la “Ciclistica Borgo a Buggiano”. Il gruppo di Carlo Bandini subentrò nella conduzione del Club Sportivo “Pietro Linari”.

La Ciclistica Borgo a Buggiano abbandonò le maglie a strisce con i colori bianco e verde, storicamente identificativi del Club Linari, e scelse per i propri ciclisti il colore azzurro nazionale con bordi bianchi. Il magazzino per le biciclette e per il supporto meccanico fu messo a disposizione da Raimondo Sturlini, ricavato nella sua officina meccanica per biciclette; “Mondo” svolse pure funzioni di direttore sportivo della squadra, usufruendo anche delle competenze del fratello Gino, che era stato un ottimo corridore dilettante e uno sfortunato professionista.

La squadra del 1967 era formata da tre allievi: Fabio Del Bino, Remo Chiostri e Pietro Dini; direttore sportivo l’ex corridore borghigiano Luigi Vezzani, noto per aver vestito dal 1955 al 1960 i colori dell’U.S. G. Bonechi di Traversagna, della Doretti e della Soccorso di Prato, ottenendo alcune vittorie, fra le quali l’importante "Coppa Adriana", a cronometro per quartetti, e tanti secondi posti.

La nuova associazione

La nuova associazione ciclistica organizzò negli anni molte gare borghigiane: la Coppa Ciclistica Borgo a Buggiano, la Coppa Bar Bellavista, la Coppa Mario Giovannini, il G.P. Discoteca Full Stop, il G.P. Giovanissimi per l’Avis, la Coppa Salumificio Bellavista, il Trofeo Palazzo Pretorio; sarà chiamata anche fuori Borgo a Buggiano ad allestire gare: a Vergine dei Pini per il G.P. Fustellificio Toscano, a Pescia per la prima edizione della Coppa Delfino, a Pescia Morta per il G.P. Pescia Morta, a Molinaccio per la Coppa Circolo Ricreativo, a Torricchio per la Coppa Parrocchia di Torricchio, a Chiodo per la Coppa Giuntoli. La diressero, oltre ad Oriano Orsucci, Roberto Conti, presidente nel 1974, Luigi Michelotti presidente nel 1975, Ferruccio Magrini presidente nel 1976.

Il G.S. “P. Linari”, ritornato nelle mani di Bandini e dei suoi collaboratori, organizzò la Coppa Linari fino al 1972, con le interruzioni del 1968 e 1970 che testimoniano, quindi, la difficoltà che il Gruppo incontrava nell’assicurare l’adeguata capacità operativa e finanziaria. Successivamente il Club cessò ogni attività, ma restò fra le società sportive locali, con la sua presidenza passata a Mario Palamidessi.

Nel 1975 il C.S. Linari e la Ciclistica Borgo a Buggiano, organizzarono concordemente la Coppa “Linari”; la Ciclistica Borgo a Buggiano, vero motore dell’attività sportiva, incorporò successivamente nei suoi nuovi organismi dirigenti personalità tratte dal Club Linari, come si evince dal fatto che ne assunse la presidenza Ferruccio Magrini, genero del compianto Carlo Bandini. Direttore tecnico era Ermanno Damiani; la commissione tecnica fu formata da Sauro Piattelli, Franco Damiani e Alessandro Vicini. 

Sul finire del 1976 la società cambiò sede insediandosi in Piazza del Grano, al numero civico 8.

Nel 1977, con l’ingresso di uno sponsor cambiò anche la denominazione in Ciclistica Maglie Sport Natali-Borgo a Buggiano. Nonostante questo nuovo apporto, nel gruppo dirigente si aveva la percezione di trovarsi di fronte a difficoltà rispetto alle prospettive e alle necessità economiche per sostenere l’attività agonistica di una squadra di dilettanti. Non trovando soluzioni, si decise di chiudere perciò la sezione agonistica, continuando però ad organizzare gare ciclistiche. Ma il gruppo dirigente si sfaldò e Raimondo Sturlini, vicepresidente, si ritirò, data l’età avanzata. Oriano Orsucci, contando sulla possibilità di riprendere l’attività non appena si fossero predisposte migliori condizioni, continuò ogni anno, dal 1979, a iscrivere a proprie spese all’U.C.I. la società borghigiana, anche per conservare quel codice n. 2 che testimoniava l’anzianità in Toscana della società borghigiana. La Ciclistica Borgo a Buggiano continuò quindi a vivere, avendo come sede l’abitazione del suo presidente, Oriano Orsucci, ed organizzando il Trofeo Palazzo Pretorio, riservato alla cat. dilettanti juniores.

Nella squadra della Ciclistica Borgo a Buggiano hanno militato tanti giovani corridori, tra i quali Nicola Votino, Marcello Ulivieri, Giacomo Giusti, Sandro Della Felice, Massimo Giuntoli, Oriano Selvaggi, Tiziano Biagini, Fabio Stiavelli, Carlo Cavicchi, Cesare Palamidessi, alcuni dei quali vittoriosi; plurivincitori sono stati i pesciatini Giampiero Carmignani e Pietro Cesari, l’uzzanese Bruno Boretti, Saverio Soavi e Domenico Bartolomei. Nel 1976 Cesari regalò alla Ciclistica borghigiana un importante alloro, laureandosi a Marina di Carrara Campione Toscano di 3a serie.

Dopo il 1978

Dopo la chiusura, nel 1978, della squadra della Ciclistica Borgo a Buggiano, per iniziativa di un’azienda locale, la Gailux Lampadari, ancora col sostegno della ditta Maglie Sport Natali di Sant’Allucio, nacque una  nuova società, il G.S. Gailux Lampadari-Maglie Sport Natali presieduto da Perla Lenzi, che prese in carico il corridore Domenico Bartolomei, molto promettente, affiancandolo a Valerio Cappelli, Massimo Giovannetti, Marco De Martin e Alberto Stocchi; la direzione sportiva fu assunta da Alessandro Vicini. Ma il nuovo sodalizio, partito nel 1979 con grandi ambizioni, ebbe però una breve durata, appena un anno.

Dopo il 1978, con la crisi della Cliclistica Borgo a Buggiano, la Coppa “P. Linari” sembrò proprio destinata a scomparire definitivamente dal calendario ciclistico nazionale. Sospesa dal 1979 al 1986, tornò però ad allietare gli sportivi borghigiani nel 1987, quando Feldo Focacci, per conto del comitato organizzatore dei Festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso scrisse a Orsucci chiedendogli di organizzare nuovamente la Coppa P. Linari, assicurandogli il sostegno del parroco don Giuliano Panattoni e l’aiuto operativo della parrocchia. Contando sull’apporto di Giorgio Scardigli e di Roberto Pasquini, titolare del Ristorante “Da Angelo”, sulle promesse di Focacci e il contributo del Comune, Oriano si mise al lavoro per riorganizzare la Coppa P. Linari, classica nazionale per juniores. Trovò la collaborazione della Biblioteca Comunale di Buggiano e del suo bibliotecario, Omero Nardini, che assunse la funzione di segretario della Ciclistica. L’arrivo fu spostato in Corso Indipendenza, con lo striscione del traguardo steso fra il Bar Moderno e la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

L’edizione del 1992 fu l’ultima per la quale Oriano poté contare sull’aiuto importante di Roberto Pasquini e sentendosi ormai solo, gettò nuovamente e a malincuore la spugna. 

Ma nel 2004 il giornalista sportivo Moreno Luchi propose a Oriano di rimettere in piedi la Coppa Linari, assicurando che avrebbe speso per questa impresa tutte le sue vaste conoscenze nel mondo ciclistico regionale e nazionale. A Oriano, in fondo, bastava poco per convincersi: risorse così questa classica nazionale del ciclismo juniores. Il traguardo fu spostato poco più avanti rispetto alle edizioni precedenti, all’altezza di Piazza Coluccio Salutati, quasi davanti alla Chiesa parrocchiale, il cui parroco, don Luigi Sbrolli si dimostrò oltremodo collaborativo. Una rinascita ‘col botto’, potremmo dire, perché la Coppa s’impose all’attenzione di tutto il mondo ciclistico italiano per l’ottima qualità organizzativa, per un ambizioso monte premi e per la corale partecipazione dell’intera comunità buggianese. Negli anni successivi la Coppa Linari ha rafforzato la sua posizione nel calendario nazionale, acquisendo anche un profilo internazionale con la partecipazione di squadre di paesi stranieri: Russia, Slovenia, Australia, Slovacchia.

Alla Coppa Linari, si è aggiunta ogni tanto, una corsa per la categoria “Giovanissimi”, il Trofeo Pubblica Assistenza.

L’edizione del 2020 non è stata corsa per le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.